5 CONSIGLI DEL NUTRIZIONISTA PER LE INTOLLERANZE ALIMENTARI

La parola al biologo nutrizionista

Dott. Andrea Mana

Tutto ciò che devi sapere sulla nutrizione e sulle intolleranze alimentari

Hai cominciato ad avvertire qualche fastidio quando mangi alcuni cibi e non sai se si tratta di intolleranze alimentari?
Pensi di avere delle intolleranze alimentari e non sai cosa fare né a chi rivolgerti? Hai sentito parlare di intolleranze alimentari e di allergie alimentari ma non sai quale sia la differenza? Sei curioso di scoprire quali consigli può fornirti il nutrizionista per le intolleranze alimentari?
In questo articolo cercheremo di fare chiarezza tra intolleranze alimentari e allergie alimentari, concentrandoci, in particolare, sulle prime e cercheremo di individuare alcuni consigli del nutrizionista per le intolleranze alimentari.
Naturalmente sappi che ogni situazione andrà valutata individualmente e la problematica di salute andrà affrontata, eventualmente, con approfondimenti diagnostici, laddove si presentasse come una vera e propria patologia che merita di essere monitorata.
In ogni caso se l’argomento ti incuriosisce e vuoi scoprirne di più, mettiti comodo e continua a leggere!

Intolleranze alimentari o allergie alimentari? Scopri la differenza e come riconoscerle!

Prima di addentrarci nella problematica delle intolleranze alimentari e quali consigli il nutrizionista per le intolleranze alimentari può fornirti, proviamo a fare chiarezza tra intolleranze alimentari e allergie alimentari, visto che c’è molta confusione sull’argomento.
Innanzitutto, sappi che la maggior parte delle persone presenta un’intolleranza o un’allergia alimentare. Ma qual è la differenza?
Quando parliamo di allergia alimentare, intendiamo riferirci ad una risposta immunitaria incontrollata che, a sua volta, può causare uno shock anafilattico. Ma quando si sviluppa questo shock anafilattico? In genere, lo shock anafilattico si presenta in occasione della seconda esposizione allo stesso allergene. Il primo contatto porta ad una sensibilizzazione, mentre il secondo contatto porta, appunto, allo shock.
Differentemente, le intolleranze alimentari si presentano, più che altro, come un problema di digestione e metabolizzazione degli ingredienti di un alimento.
Tra le più comuni forme di intolleranze alimentari vi è quella al lattosio. Ma cosa accade esattamente?
Il lattosio può causare un’intolleranza alimentare in quanto l’enzima lattasi che ci fa metabolizzare il lattosio ed è adibito a smontarlo, ad un certo punto smette di funzionare come dovrebbe – e questo può accadere anche in età adulta- causando la mancata digestione del lattosio e di conseguenza provoca fermentazione.
Le allergie alimentari e le intolleranze alimentari coprono una vasta gamma di sintomi, differenti tra loro, che proprio per questo motivo, portano spesso a confonderle con altre e diverse patologie.
Come vi ho sopra accennato, in questo articolo ci concentreremo sulle intolleranze alimentari, affrontando in un successivo articolo le allergie alimentari, onde distinguere le due situazioni.
Ma quali sono i sintomi delle intolleranze alimentari?
È presto detto! Tra i sintomi più comuni delle intolleranze alimentari ritroviamo ad esempio:

  • la diarrea
  • il gonfiore addominale
  • il mal di testa
  • le eruzioni cutanee
  • l’orticaria
  • i problemi digestivi in generale.

Tendenzialmente questi sintomi compaiono dopo qualche ora dalla consumazione del cibo che non viene digerito e non è detto che la manifestazione di tali sintomi sia sufficiente a diagnosticare queste intolleranze alimentari.
Tuttavia, proprio la tempistica con la quale si manifestano i sintomi delle intolleranze alimentari distingue queste ultime dalle allergie alimentari che, invece, hanno una sintomatologia più rapida ed immediata.
Peraltro, a differenza delle allergie alimentari che causano una reazione immunitaria più evidente e conclamata e per le quali è possibile eseguire dei test allergologici, le intolleranze alimentari sono molto più difficili da individuare e riconoscere.
Questa difficoltà è legata al fatto che è più complesso ricondurre i fastidi fisici che caratterizzano proprio le intolleranze alimentari a delle vere e proprie problematiche, perché si tende a sottovalutarli.
Quindi come si possono gestire le intolleranze alimentari?
Continua a leggere e scoprirai i consigli del nutrizionista per le intolleranze alimentari.

5 consigli del nutrizionista per le intolleranze alimentari: scopri cosa puoi fare!

Come abbiamo visto prima, ad eccezione dell’intolleranza al lattosio, per la corretta individuazione delle intolleranze alimentari il metodo attualmente più efficace per diagnosticarle, è la diagnosi per esclusione in quanto i test o gli esami che vengono generalmente proposti non hanno riscontri oggettivi e possono essere confusori.
E l’assenza di evidenze scientifiche sulle intolleranze alimentari rende molto difficile non solo la diagnosi, ma anche la scelta del percorso terapeutico più adatto.
Chiaramente, ogni storia clinica è a sé e non si può generalizzare. Ogni persona va valutata sulla base dei singoli disturbi che presenta e va seguita, monitorando il percorso individuale che le si proporrà.
In ogni caso, come nutrizionista per le intolleranze alimentari, ti consiglio alcuni importanti accorgimenti nel caso cominci ad avvertire dei fastidi
dopo l’assunzione di alcuni cibi.

Ecco i 5 consigli che come nutrizionista per le intolleranze alimentari ti propongo!

Vediamo nel dettaglio ciascuno di essi

#1 - Rivolgersi al proprio medico di base

Innanzitutto, rivolgersi al proprio medico di base quando si cominciano ad avvertire fastidi più o meno persistenti ed importanti dopo la consumazione di alcuni cibi, potrà essere sicuramente un primo passo per prendere coscienza che qualcosa non va.
Come biologo nutrizionista per intolleranze alimentari, collaboro spesso con i medici di base per essere di supporto al paziente nella ricerca del miglior percorso nutrizionale possibile e capita spesso di ricevere pazienti che a seguito di un prima verifica con il proprio medico di base e dopo aver eseguito alcuni esami prescritti dal medico di base per escludere alcune patologie, i pazienti vengano indirizzati verso altre figure professionali della nutrizione per le necessarie valutazioni.

nutrizionista per le intolleranze alimentari

#2 - Consultare il nutrizionista per le intolleranze alimentari

Quando si avvertono fastidi come diarrea, nausea, mal di testa, o disturbi digestivi generali ed indefiniti dopo aver consumato i pasti, potrà essere opportuno rivolgersi al nutrizionista per le intolleranze alimentari con il quale cominciare un percorso nutrizionale adeguato alle proprie necessità alimentari.

In occasione della prima visita dal nutrizionista per le intolleranze alimentari, viene eseguita la tua anamnesi; vengono raccolte tutte le informazioni sul tuo stato di salute, avvalendosi del tuo racconto personale, e di tutte le ulteriori informazioni che fornirai circa la tua storia clinica e familiare, nonché avvalendosi dei referti medici che avrai a disposizione.

In questa fase fornirai tutte le indicazioni circa le tue abitudini alimentari e, nel caso in cui ti sia rivolto esplicitamente al nutrizionista per le intolleranze alimentari, tutte le sensazioni ed i fastidi fisici che manifesti dopo la consumazione dei pasti.

Proprio per cercare di avere un quadro più preciso della sintomatologia in occasione della consumazione di certi alimenti, il nutrizionista per le intolleranze alimentari potrà richiedere al tuo medico di base di valutare di farti eseguire alcuni test o altri esami che verrano individuati nel caso specifico.

In ogni caso il nutrizionista per le intolleranze alimentari potrà richiederti di scrivere un diario alimentare.

#3 - Scrivere un diario alimentare

Ed ecco giunti al terzo consiglio del nutrizionista per le intolleranze alimentare.

Scrivere un diario alimentare è un consiglio molto opportuno che potrà esserti richiesto dal nutrizionista per le intolleranze alimentari in occasione della prima visita o che potrai anche cominciare a seguire tu per poi valutare insieme al nutrizionista per le intolleranze alimentari, visto che dovrà essere comunque interpretato e letto secondo precise indicazioni.

Il diario alimentare è uno strumento utile per annotare tutti i cibi consumati nella giornata, la quantità e la frequenza con cui vengono assunti.

Ed è utile sia per te sia per il nutrizionista per le intolleranze alimentare perché sulla base di ciò che annoterai e di come verrà analizzata la tua giornata tipo, il nutrizionista per le intolleranze alimentari elaborerà un piano alimentare adeguato, escludendo quegli alimenti che saranno valutati a rischio o da monitorare, sostituendoli con altri, in modo da tenere sotto controllo i sintomi del paziente e verificare se si modificano o spariscono.

nutrizionista per le intolleranze alimentari- reintrodurre alimenti

#4 - Seguire un piano alimentare elaborato dal nutrizinista per le intolleranze alimentari

Quando ci si rivolge al nutrizionista per le intolleranze alimentari dopo aver verificato il tuo stato di salute pregresso ed attuale, nonché la tua storia clinica personale e familiare e le abitudini alimentari, il nutrizionista per le intolleranze alimentari potrà consigliarti di seguire un piano alimentare elaborato ad hoc per le tue esigenze alimentari che terranno conto anche di quanto emerge dal tuo diario alimentare.

Seguire il piano alimentare predisposto per te dal nutrizionista per le intolleranze alimentari ti aiuterà non solo a ridurre la sintomatologia causata dall’assunzione degli alimenti, offrendoti la possibilità di migliorare la tua qualità di vita, ma anche a darti delle alternative agli alimenti che saranno ritenuti inadeguati.

#5 - REINTRODURRE GLI ALIMENTI IN MODO CONTROLLATO

Ed infine, nell’ultima fase del percorso nutrizionale seguito con il nutrizionista per le intolleranze alimentari, avverrà la reintroduzione degli alimenti ritenuti “sospetti”, in maniera controllata.

Farsi seguire da un professionista della nutrizione in questa fase è decisamente importante in quanto le cause che hanno scatenato le intolleranze alimentari, possono essere tra le più varie, come ad esempio situazioni contingenti e temporanee circoscritte nel tempo.

Di conseguenza provare a reintrodurre quelli stessi alimenti che ti hanno causato fastidi digestivi in modo controllato e graduale secondo le indicazioni del nutrizionista per le intolleranze alimentari sarà sicuramente opportuno.

Questo avrà effetti benefici non solo sulla tua salute ma anche sulle tue abitudini di vita perché avere la piena consapevolezza di quali alimenti di causa fastidi fisici ti consentirà di capire anche come comportarti in occasione di pasti fuori casa o in compagnia di amici, in modo da migliorare anche la tua qualità di vita.
Ad ogni modo, sappi che le intolleranze alimentari vanno approfondite e valutate in base alle tue effettive condizioni di salute, per cui se senti che alcuni alimenti di causa nausea, mal di testa, vomito o altre condizioni fisiche spiacevoli, più o meno gravi, rivolgiti al medico di base o contattami per maggiori informazioni al Form qui sotto.