Nutrizione Clinica
Stipsi
Quando una persona soffre di stipsi diventa essenziale essere seguiti da un professionista che individui gli alimenti più adeguati alla situazione personale del paziente e suggerisca anche le dosi, superate le quali, si potrebbe ricadere in altre patologie come la sindrome dell’intestino irritabile.
Nutrizione Clinica
stipsi
DIETA STIPSI TORINO
DIETA PER STIPSI
Con stipsi, o stitichezza, si definisce una situazione di difficoltà o infrequente evacuazione, con fatica nell’atto di evacuare.
Può essere transitoria o cronica: la prima tende a risolversi da sola nel giro di poco tempo, mentre la seconda si instaura dopo mesi di stitichezza e può durare anche anni. Molti pensano che sia obbligatorio evacuare più volte al giorno, ma non è per forza così.
Infatti, non tutti hanno un’abitudine quotidiana di evacuazione: si considera normale fino a tre volte a settimana; sotto questa soglia, si entra in un quadro di stitichezza conclamata.
Tuttavia, essendo ogni individuo diverso, bisogna calare tutte queste informazioni e i dati statistici nella vita quotidiana e nel caso specifico. Diventa importante quindi provvedere a consultare un professionista per una dieta personalizzata per la stipsi, elaborando un piano alimentare adeguato a questa patologia.
NUTRIZIONISTA PER STIPSI TORINO
la visita con il nutrizionista PER LA STIPSI
Nel caso in cui ci si accorgesse di avere alcune delle caratteristiche che possono ricondursi alla stipsi, si può intervenire, rapidamente, rivolgendosi al proprio medico di base e/o al nutrizionista per la stipsi. Quest’ultimo, infatti, anche in sinergia con il medico di base e valutato lo stato fisico complessivo del paziente, potrà modellare l’alimentazione sulle esigenze del paziente, senza necessariamente proporre delle diete drastiche o proibitive, ma, per esempio, introducendo cibi che possano aiutare il paziente a migliorare una situazione di stipsi cronica oppure eliminando quelli che invece contribuiscono ad aggravarla.
Mangiare una quota adeguata di fibre aiuta la motilità intestinale e combatte la stitichezza, ma alcune verdure rischiano di lasciare un residuo fibroso eccessivo che può produrre l’effetto opposto, aumentando la stitichezza.
DOMANDE FREQUENTI SULLA DIETA PER LA STIPSI
Se la stitichezza persiste, bisogna iniziare a fare attenzione e rivolgersi al proprio medico.
Altro fattore da considerare e valutare, poi, è se la stitichezza sia associata a dolori addominali durante l’evacuazione.
Sarebbe errato attribuire tutti i sintomi alla mancanza di evacuazione giornaliera. Infatti alcuni sintomi potrebbero essere portati dalla sindrome dell’intestino irritabile o da altre infiammazioni intestinali.
Se la stipsi persiste e cronicizza potrebbero subentrare altre complicanze come emorroidi, prolasso rettale, malattia diverticolare oppure ostruzione intestinale.
Potrebbe considerarsi un pericolo l’auto-somministrazione di lassativi e purghe che spesso vengono prese in autonomia, in dosi che rischiano di essere eccessive senza alcun controllo medico.
Un eccessivo consumo di questi farmaci può portare nella direzione opposta alla risoluzione del problema in quanto può subentrare uno stato di colite con il rischio, oltre a molti altri, di disidratazione e malassorbimento.