Alimentazione per morbo di crohn: tutti i consigli del biologo nutrizionista
La parola al biologo nutrizionista
Dott. Andrea Mana
Da diverso tempo ormai hai problemi gastrointestinali, quali diarrea cronica, forti dolori addominali, perdita di sangue nelle feci e hai sentito parlare del morbo di Crohn e non sai se tu ne sia affetto? Ti hanno diagnosticato il morbo di Crohn e consigliato di curare l’alimentazione ma non sai a chi rivolgerti per un aiuto professionale concreto? Il tuo morbo di Crohn è peggiorato ultimamente e il medico ti ha consigliato di migliorare la tua alimentazione facendoti seguire da un biologo nutrizionista e vorresti aver qualche informazione in più?
Non ti preoccupare!
Leggi questo articolo e scoprirai innanzitutto cos’è il morbo di Crohn come si manifesta e con quali sintomi e cosa fare per poter migliorare la tua qualità di vita, partendo da una corretta alimentazione per morbo di Crohn.
Buona lettura!
Morbo di Crohn: tutte le informazioni per correre ai ripari
Prima di soffermarci a capire quali sono i benefici di un’alimentazione pensata e costruita ad hoc sulle tue problematiche e sull’esigenza di migliorare la sintomatologia del morbo di Crohn di cui sei affetto, è importante capire cos’è il morbo di Crohn e come si manifesta.
Sicuramente l’argomento è molto delicato e complesso in quanto il morbo di Crohn si presenta come una malattia infiammatoria cronica che colpisce l’intero tratto gastrointestinale, la cui origine è ad oggi profondamente dibattuta.
Trattasi comunque di una malattia multifattoriale, nel senso che la sua origine è legata a diversi elementi, tra i quali spicca una predisposizione genetica, che determina una reazione abnorme del sistema immunitario da parte dell’intestino verso certi antigeni; a questa si aggiungono fattori ambientali e/o scorrette abitudini, come il fumo oppure alterazioni della flora batterica che possono peggiorare e aggravare lo stato sintomatologico.
Ma come si presenta esattamente il morbo di Crohn e quali sono i suoi sintomi?
Innanzitutto il morbo di Crohn si caratterizza per la presenza di ulcere intestinali che si alternano a tratti sani di intestino. In genere il morbo di Crohn colpisce l’ileo, cioè l’ultima parte dell’intestino tenue ed il colon.
Inoltre le ulcere intestinali, se non curate nel modo giusto, facendo attenzione anche al regime alimentare, possono portare a molteplici complicanze quali ad esempio:
- stenosi (restringimenti intestinali)
- fistole (comunicazioni patologiche verso gli organi circostanti o verso l’esterno).
Quando sopraggiungono queste complicazioni, in genere il trattamento chirurgico è l’unica risposta anche se non è detto che la malattia non si ripresenti.
Ad ogni modo, ciò che è fondamentale sapere è che con cure adeguate e un’alimentazione per morbo di Crohn correttamente studiata da un biologo nutrizionista potrai continuare a tenere sotto controllo la malattia e migliorare la qualità della tua vita.
Ma quali sono i sintomi del morbo di Crohn?
Diverse sono le manifestazioni di questa malattia e dipendono spesso dalle localizzazioni intestinali interessate.
Tra i sintomi più diffusi del morbo di Crohn, che spesso sono anche associati tra loro, ritroviamo:
- diarrea cronica (costante e persistente anche per settimane) anche notturna
- dolori e crampi addominali
- perdita di sangue nelle feci
- dolori articolari
- perdita di peso importante
- fistole o ascessi nella zona peri-anale .
È chiaro che per poter avere una diagnosi di morbo di Crohn è necessario rivolgersi al medico di fiducia il quale potrà richiederti di eseguire degli esami specifici quali ad esempio, una colonscopia, un’ecografia addominale, esami delle feci, e altri ancora che ti verranno indicati dal medico in base alle esigenze diagnostiche del caso concreto.
A questo punto ti starai domandando come poter gestire una diagnosi di morbo di Crohn e quali accorgimenti seguire per poter migliorare la tua condizione di salute.
Continua a leggere e scoprirai che per poter tenere sotto controllo la malattia è necessario curare con molta attenzione l’alimentazione.
Alimentazione per morbo di Crohn: tutto ciò che devi evitare
Come abbiamo detto, il morbo di Crohn è una malattia infiammatoria gastrointestinale di derivazione multifattoriale che è legata non solo a fattori ambientali ma anche allo stile di vita e alle abitudini alimentari del soggetto che possono anche peggiorare il quadro clinico.
È quindi di fondamentale importanza cominciare ad acquisire delle abitudini virtuose anche nell’alimentazione per migliorare il tuo quadro clinico.
Infatti, oltre alle cure prescritte dal medico, se necessarie, potrai migliorare la sintomatologia dolorosa ed invalidante del morbo di Crohn attraverso un’alimentazione pensata e studiata sulle tue condizioni di salute, che tenga conto non solo della diagnosi di morbo di Crohn ma anche dell’intero quadro clinico.
Infatti è bene sapere che il soggetto affetto da morbo di Crohn potrà alternare momenti di fase acuta della malattia, in cui dovrà assolutamente eliminare alcuni alimenti prediligendone altri e momenti, invece, in cui la malattia è tenuta sotto controllo.
Mantenere in equilibrio questa condizione è necessaria per chi è affetto da morbo di Crohn e per questo motivo farsi seguire da un biologo nutrizionista è una scelta corretta per migliorare il proprio benessere fisico.
Infatti dopo aver eseguito un’attenta e dettagliata anamnesi e tenuto conto delle abitudini di vita e alimentari del paziente, il biologo nutrizionista potrà predisporre un piano alimentare cucito addosso alle tue esigenze mediche e di vita.
Inoltre, cominciare un percorso nutrizionale elaborato sulle tue esigenze energetiche, nutrizionali e di salute, potrà aiutarti ad evitare l’acutizzarsi della sintomatologia. Questo vale ancora di più se sei in fase acuta, in cui sarà necessario eliminare, ad esempio, le fibre, allo scopo di far riposare il tratto digerente.
Altrettanto fondamentale è ridurre al massimo il consumo di tutti quei cibi che richiedono eccessivo impegno nella fase di digestione e che sollecitano la produzione dei succhi gastrici.
Ovviamente non è detto che queste semplici indicazioni generali vadano bene per ogni soggetto: sarà quindi necessario contestualizzare il piano nutrizionale e adattarlo al caso concreto, individuando le tipologie di cotture più adatte, la frequenza con la quale assumere certi alimenti ed impostando se opportuno, un rientro progressivo di alcuni cibi nell’alimentazione quotidiana in origine eliminati totalmente.
Se sei affetto da morbo di Crohn inoltre non bisogna poi sottovalutare l’eventuale integrazione di nutrienti e vitamine. Infatti nei pazienti affetti da morbo di Crohn è molto frequente la necessità di introdurre vitamina B12, acido folico e altri vitamine, così come anche Omega 3 che hanno una potente funzione antinfiammatoria e probiotici perché in grado di migliorare la flora batterica.
Anche la valutazione dello stato energetico del paziente sarà oggetto di consulenza nutrizionale del biologo nutrizionista il quale in base agli eventuali deficit riscontrati, potrà consigliare l’assunzione dei nutrienti e delle vitamine necessari a ripristinare il quadro energetico.
Ad ogni modo, per poter effettivamente migliorare il tuo quadro clinico e la tua qualità di vita, valuta con serietà la possibilità di richiedere una consulenza nutrizionale che sia calata sulla tua persona e che tenga conto di ogni aspetto della tua vita, in modo che il piano alimentare che ti sarà proposto dal biologo nutrizionista di fiducia, possa rispondere alle tue esigenze di salute.
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