Dieta low FODMAPs: la dieta per il colon irritabile
La parola al biologo nutrizionista
Dott. Andrea Mana
Dieta low Fodmaps: la dieta per il colon irritabile
Soffri di colon irritabile e hai necessità di modificare la tua dieta quotidiana perché ormai questo problema sta diventando ingestibile? Hai sentito parlare della dieta Low FODMAPs contro tutti quei disturbi intestinali come disbiosi, colite, gonfiori e infiammazioni e vorresti qualche informazione in più? O sei semplicemente curioso di sapere quali sono i cibi FODMAPs, come sono strutturate le diete Low Fodmaps e per quali soggetti sono indicate?
Non ti preoccupare!
Prenditi cinque minuti e leggi questo articolo che ho preparato per te, per fornirti tutte le informazioni necessarie a capire cosa si intende e quali sono gli alimenti FODMAPs e quale sia la correlazione tra il consumo di questi alimenti e l’insorgenza di problemi legati all’apparato gastrointestinale. Scoprirai che esiste un vero e proprio protocollo della dieta Low FODMAPs che la comunità scientifica ha elaborato per aiutare tutti quei soggetti con problemi intestinali a ridurre e attenuare i più importanti e comuni sintomi e migliorare così la propria qualità di vita.
Buona lettura!
Alimenti FODMAPS: DI COSA STIAMO PARLANDO?
Prima di addentrarci a capire quale sia il protocollo della dieta Low FODMAPs, proviamo a capire di cosa stiamo parlando, quando ci riferiamo agli alimenti Fodmaps.
Innanzitutto, il termine FODMAPs deriva dall’inglese “Fermentable Oligosaccharides, Disaccharides, Monosaccharides And Polyols” (Oligosaccaridi, Disaccaridi, Monosaccaridi Fermentabili e Polioli) ed indica i carboidrati a catena corta, che normalmente vengono fermentati nell’intestino sano dai batteri che compongono il microbiota intestinale.
Gli alimenti FODMAPs hanno caratteristiche comuni:
- sono scarsamente assorbiti nell’intestino tenue;
- aumentano il contenuto d’ acqua del tratto gastrointestinale;
- sono una fonte di energia per i batteri che vivono nell’intestino crasso.
Come avrai potuto comprendere, quindi, i “cibi FODMAPs” sono quelli che hanno un contenuto elevato di questi carboidrati a catena corta e sono i seguenti:
- molti frutti tra i quali: mele, pere, frutta disidratata, anguria, prugne, pesche, albicocche, ciliegie, per il loro contenuto in fruttosio e polioli;
- frumento e segale,
- legumi, per il contenuto in fruttani e galatto-oligosaccaridi;
- latte e derivati, per il contenuto in fruttani e galatto-oligosaccaridi;
- carciofi, funghi, porri, cipolle, cavolfiori, per il contenuto in polioli, fruttani e
galatto-oligosaccaridi.
I polioli, come lo xilitolo e il mannitolo, inoltre, sono utilizzati come dolcificanti artificiali e sono presenti, ad esempio, nelle gomme da masticare o nelle bibite zero.
Come abbiamo detto, quindi, i cibi FODMAPs vengono scarsamente assorbiti nel tratto gastro-intestinale. Esattamente cosa accade? Questi zuccheri, rimanendo nel colon, portano alla fermentazione da parte dei batteri, richiamano acqua e possono scatenare o peggiorare sintomi quali:
- gonfiore addominale
- meteorismo
- dolore addominale
- diarrea
- flatulenza
Ecco, dunque, che come potrai intuire da queste prime informazioni, i cibi FODMAPs sono scarsamente indicati per tutti quelli che soffrono di colon irritabile. Tuttavia, è importate che tu sappia che i cibi FODMAPs non sono la causa scatenante della malattia, ma accentuano i sintomi e quindi imparare a ridurre il consumo di cibi FODMAPs aiuta a ridurre la sintomatologia dolorosa e tutti quei sintomi che condizionano sensibilmente la qualità della tua vita.
Adesso che abbiamo compreso cosa intendiamo quando parliamo di cibi FODMAPs e cosa provoca la consumazione di questi alimenti contenenti carboidrati a catena corta, vediamo cosa la comunità scientifica ha elaborato nel protocollo della dieta Low FODMAP.
Se sei curioso di scoprire in cosa consiste il protocollo della dieta Low FODMAPs continua a leggere!
Protocollo dieta low FODMAPs per tutti coloro CHe soffrono di colon irritabile e non solo
La comunità scientifica della Monash University australiana ha teorizzato la dieta Low FODMAPs, elaborando un database che indica i valori di FODMAPs all’interno dei cibi.
Nonostante al momento non ci siano conferme univoche sui valori di FODMAPs attribuiti ai cibi da parte delle altre istituzioni scientifici, gli studiosi della Monash University ritengono utile determinare il quantitativo di FODMAPs di un alimento poiché hanno riscontrato una diretta correlazione tra il consumo di questi alimenti e l’insorgenza della maggior parte dei disturbi gastrointestinali, quali:
- disbiosi
- colite,
- IBS
- gonfiori
- gas intestinali
- infiammazioni.
Da questo passaggio scientifico nascono le diete Low FODMAPs, diete a basso contenuto di FODMAPs che hanno l’obiettivo di ripristinare la salute del tratto gastrointestinale attraverso, in una prima fase, l’eliminazione degli alimenti ad alto contenuto di FODMAPs, per poi procedere ad una graduale reintegrazione, per categoria alimentare.
Questo approccio permette di individuare più facilmente la categoria di FODMAP che ti causano un peggioramento dei sintomi del colon irritabile e allo stesso tempo capire quali sono i cibi che possono essere consumati senza particolari accortezze e quali invece è meglio limitare per la salute del tuo apparato gastrointestinale.
Ora che abbiamo capito qual è il principio alla base della dieta Low FODMAPs proviamo a capire in cosa consiste il protocollo della dieta Low FODMAPs.
La dieta Low FODMAPs consiste in un protocollo da seguire dalla durata di 6-8 settimane, caratterizzato da una prima fase di eliminazione dei cibi ricchi di FODMAPs e una successiva fase di reintroduzione graduale, con l’obiettivo di valutare quali alimenti e in che quantità vengono accettati dal tuo intestino, senza che riscontri danni a livello intestinale.
Ecco nel dettaglio le tre fasi della dieta Low Fodmap:
- Prima fase: in genere dura circa 3/6 settimane in cui viene ridotta drasticamente o eliminata del tutto la consumazione di cibi Low FODMAPs. In questa fase è importante seguire rigorosamente il piano alimentare elaborato dal professionista della nutrizione come un biologo nutrizionista, che ti seguirà per poter ridurre tutti i tuoi sintomi;
- Seconda fase: ha una durata variabile che potrà essere concordata con il nutrizionista che ti affiancherà nel percorso in cui, sotto dietro suo consiglio e controllo, potrai procedere alla graduale reintroduzione degli alimenti nella misura di una, poche o più volte alla settimana. In questo modo potrai tenere sotto controllo l’eventuale ricomparsa di sintomi come diarrea, gonfiore addominale, flatulenza, dolori addominali e altri caratterizzanti l’apparato gastro-intestinale e correggere insieme al professionista di fiducia il regime alimentare;
- Terza fase: consiste nella predisposizione, da parte del nutrizionista con il quale avrai intrapreso questo percorso, di un piano alimentare personalizzato che terrà conto di quanto emerso dalle prime due fasi. Con questo nuovo piano alimentare, elaborato sulla tua persona e sulle tue problematiche di salute, potrai gestirti in piena autonomia, avendo acquisito la consapevolezza su quali sono gli alimenti più virtuosi per il tuo intestino, quelli da mangiare con moderazione e quelli da evitare completamente.
Come avrai avuto modo di comprendere, quindi, è importante seguire questo protocollo sotto la guida del professionista della nutrizione come il biologo nutrizionista in modo da assumere correttamente i nutrienti di cui il tuo organismo ha bisogno, bilanciando il nuovo percorso nutrizionale tenendo conto delle tue concrete esigenze.
Infatti in occasione della prima consulenza, il biologo nutrizionista valuterà, insieme a te, il tuo quadro di salute complessivo, tenendo conto di eventuali altre patologie e della tua personale sintomatologia gastrointestinale, tenendo sempre in considerazione anche le abitudini di vita, per poter elaborare un percorso nutrizionale adeguato e aiutarti a imparare a gestire il tuo regime alimentare.
Se desideri maggiori informazione sulla dieta Low FODMAPs e sul protocollo Low FODMAPs per tutti coloro che soffrono di problemi all’apparato gastrointestinale, visita il mio sito oppure prenota la tua visita nutrizionale per valutare insieme il percorso più corretto.