Fibromialgia e alimentazione: tutto ciò che devi sapere
La parola al biologo nutrizionista
Dott. Andrea Mana
FIbromialgia e alimentazione: tutte le informazioni per saperne di più
Il tuo dolore cronico sta peggioramento e ti hanno consigliato di cominciare a curare l’alimentazione ma vorresti capire quale sia la connessione tra fibromialgia e alimentazione? Hai letto che le abitudini alimentali possono influenzare il decorso clinico della fibromialgia e ti piacerebbe capire come e soprattutto a chi rivolgerti per impostare il tuo percorso nutrizionale? O sei semplicemente curioso di sapere quali sono i maggiori nutrienti di cui i soggetti affetti da fibromialgia sono carenti e vorresti sapere come si possono integrare?
Non ti preoccupare!
Prenditi cinque minuti e leggi questo articolo che io, biologo nutrizionista a Torino, da anni a disposizione dei soggetti affetti da fibromialgia, ho preparato per te. Scoprirai che un regime alimentare pensato e studiato per la tua situazione clinica complessiva, che tenga conto della tua fibromialgia, potrà apportarti numerosi benefici nella gestione quotidiana della tua patologia e potrai migliorare anche la tua qualità di vita.
Buona lettura!
Fibromialgia e alimentazione: le connessioni tra patologia e abitudini di vita
Per poter comprendere come fibromialgia e alimentazione possano essere strettamente connesse, proviamo a schiarirci le idee su cosa si intende per fibromialgia.
Come immagino già saprai, la fibromialgia è una patologia caratterizzata da dolore muscoloscheletrico cronico, anche a livello delle strutture connettivali fibrose (ad esempio tendini e legamenti) e diffuso affaticamento, disturbi del sonno, ed altri sintomi cognitivi e somatici.
I sintomi maggiormente riscontrati nei pazienti affetti da fibromialgia sono:
- dolore muscolari diffusi
- disturbi del sonno
- colon irritabile
- bruciore intimo
- “fibro-fog” (cioè difficoltà a concentrarsi e a eseguire semplici elaborazioni mentali)
- stanchezza diffusa
Attualmente non sono ancora note le cause della fibromialgia ma è parere comune nella comunità medico-scientifica che la fibromialgia sia causata da fattori genetici ed ambientali concomitanti e colpisca maggiormente le donne. Tra le cause multifattoriali possono essere annoverate eventi stressanti come una malattia, un lutto familiare, un trauma fisico o psichico.
Ciò che è certo è che la eziologia multifattoriale della fibromialgia rende difficoltoso la diagnosi in quanto molti sintomi sono specifici e comuni ad altre patologie muscoloscheletriche, endocrine e neurologiche, come la sclerosi multipla, che soltanto con test diagnostici mirati potranno essere distinti indirizzando verso una diagnosi di fibromialgia.
Ho menzionato la sclerosi multipla in quanto quest’ultima è una delle patologie con la quale la fibromialgia può trovarsi in diagnosi differenziale. La sclerosi multipla, infatti, è una malattia neurologia che può avere in comune con la fibromialgia sintomi come:
- affaticamento
- formicolii
- disturbi della coordinazione
- debolezza muscolare di gambe e braccia
Come abbiamo detto, quindi, la fibromialgia si presenta come una malattia reumatico-infiammatoria a livello articolare, di legamenti, ossa, tendini e muscoli, che causa un aumento di tensione muscolare.
Tutti i muscoli del corpo, quindi dal cuoio capelluto alla pianta dei piedi sono interessati da questa costante tensione muscolare, determinando quindi un quadro sintomatologico caratterizzato da:
- dolore localizzato (le sedi più frequenti sono il collo, le spalle, la schiena, le gambe), ma talora diffuso dappertutto;
- tensione muscolare con annessa rigidità e limitazione nei movimenti o sensazione di gonfiore a livello delle articolazioni;
- stanchezza muscolare a causa della continua contrazione muscolare
- muscoli ipertonici che impediscono al soggetto affetto da fibromialgia di riposare in modo adeguato.
Infatti i soggetti affetti da fibromialgia soffrono anche di disturbi del sonno, con sonno molto leggero, risvegli ripetuti durante la notte e al mattino e sensazione di stanchezza diffusa.
Adesso che abbiamo ricostruito gli elementi caratterizzanti della fibromialgia, proviamo a capire quale connessione ci sia tra fibromialgia e alimentazione.
Continua a leggere e scoprirai come fibromialgia e alimentazione siano strettamente legati anche grazie a recenti studi che hanno evidenziato che un certo regime alimentare, che a breve descriveremo, possa aiutare a ridurre la sintomatologia della fibromialgia.
dieta PER fibromialgia TORINO
la visita con il nutrizionista per fibromialgia
Se anche tu ti ritrovi nella ricostruzione dei sintomi della fibromialgia o ti hanno diagnosticato questa condizione patologica, sappi che un’alimentazione studiata sulla tua condizione dolorosa ed elaborata dal nutrizionista di fiducia, potrà aiutarti a gestire la vita di tutti i giorni.
In occasiona della prima consulenza, il nutrizionista procederà ad una vera e propria indagine sul tuo complessivo stato di salute sulla base dei referti e delle indicazioni mediche a tua disposizione così come anche delle tue abitudini e del tuo stile di vita. In questa fase il nutrizionista potrà anche richiederti di tenere un diario alimentare per comprendere quali sono gli alimenti che contribuiscono ad amplificare la tua sintomatologia dolorosa e quali sono le tue sensazioni quotidiane. Il piano alimentare che il nutrizionista elaborerà se soffri di fibromialgia sarà un’opportunità per attenuare la tua condizione dolorosa e migliorare la qualità di vita.
Fibromialgia e alimentazione: come prendersi cura del proprio benessere con la giusta integrazione
Come abbiamo visto, esiste una stretta connessione tra fibromalgia e alimentazione. Tengo a precisare che non esiste una dieta specifica che faccia guarire dalla fibromialgia. Tuttavia esistono diversi accorgimenti che potrai adottare per gestire e ridurre la sintomatologia della fibromalgia e migliorare la tua qualità di vita.
Sicuramente la connessione tra fibromialgia e alimentazione parte da una corretta alimentazione che preveda il giusto apporto di tutti i macro e micronutrienti necessari non solo al funzionamento del sistema nervoso e dei muscoli ma anche alla riduzione del dolore muscoloscheletrico e al mantenimento di una buona salute gastrointestinale.
Sicuramente un regime alimentare pensato per i pazienti affetti da fibromialgia prevede una corretta integrazione di vitamine e antiossidanti. Infatti è emerso che nei soggetti che soffrono di fibromialgia sono molto frequenti casi di carenze vitaminiche e minerali quali:
- Ferro
- Selenio
- Zinco
- Magnesio
- Vitamina D
- Vitamina B12
- Omega 3
- Coenzima Q10
È stato riscontrato che il deficit di zinco influenza negativamente il recupero dal danno muscolare che nei soggetti affetti da fibromialgia è particolarmente evidente.
Il magnesio, poi, è fondamentale per chi soffre di fibromialgia in quanto tale minerale aiuta il funzionamento del sistema nervoso e muscolare.
A ciò si aggiunge anche la vitamina D, che ha, tra le tante funzioni virtuose, quella di ridurre l’infiammazione, insieme gli Omega 3 (acidi grassi essenziali con una potente azione antinfiammatoria), rafforzare il sistema immunitario e la normale funzionalità muscolare.
Per quanto concerne invece la vitamina B12, nei pazienti affetti da fibromialgia, è importante reintegrare questa vitamina in quanto è in grado di aumentare l’attenzione e il focus mentale e aiutare a produrre serotonina, il cosiddetto “ormone del buonumore”.
Inoltre, nei pazienti affetti da fibromialgia è stato riscontrata una malnutrizione proteica, una carenza problematica dal momento che gli aminoacidi ramificati come valina, leucina e isoleucina, regolano la sintesi proteica e possono essere fonte di energia per il muscolo.
Un’alimentazione corretta per pazienti affetti da fibromialgia dovrebbe prevedere una riduzione considerevole di tutti quei cibi che contengono ad esempio aspartato, glutammato, fruttosio libero, lattosio e altri.
Tra le indicazioni alimentari alimentari consigliate nei casi di fibromialgia sicuramente una alimentazione a ridotto contenuto di carboidrati è quella che maggiormente contribuisce a ridurre lo stato infiammatorio dell’organismo. Anche una dieta Low FODMAPs può avere un effetto antinfiammatorio, migliorando la salute intestinale.
Quindi se sei affetto da fibromialgia, valuta la possibilità di eliminare alimenti come:
- frumento
- segale
- legumi
- latte e derivati
- fruttosio
Infatti capita spesso che i pazienti affetti da fibromialgia presentino anche problemi gastrointestinali che si sovrappongono ai vari disturbi, come la nausea, il dolore addominale, l’affaticamento, la stanchezza, il dolore cronico e i disturbi dell’umore. Tutto ciò suggerisce una possibile coesistenza tra fibromialgia e sensibilità al glutine. Ciò ha portato molti ricercatori a ipotizzare che una dieta priva di glutine potrebbe essere utile per i pazienti con fibromialgia.
Sicuramente non è facile individuare il regime alimentare più adatto in casi di fibromialgia, per questo motivo ti suggerisco di rivolgerti ad un professionista della nutrizione come un biologo nutrizionista per poter valutare insieme a lui quale siano gli alimenti più virtuosi da inserire nella tua dieta quotidiana, quali invece quelli da eliminare e quelli da ridurre.
Inoltre, il biologo nutrizionista potrà anche consigliarti l’integrazione più corretta di vitamine per poter tenere sotto controllo la tua sintomatologia dolorosa da fibromialgia.
Vuoi saperne di più su fibromialgia e alimentazione? Visita il mio sito oppure richiedi una consulenza personalizzata per il tuo piano alimentare.